I quadri si ispirano a tutte le culture in un mix di esotico e lavori strettamente legati all’artigianalità canturina della creazione del mobile, non interrompendo ma incrementando il legame con la prima esperienza lavorativa.
Fotografare le architetture così intese non è certo reportage, né documentazione ma è il far ricorso al non esibito, un metaforizzare il reale che, grazie alle variazioni tonali, diviene concettualmente opera d’arte, a costo però di saper guardare oltre.
Gestisce il proprio Atelier “Dipinti & Dipinti” in Lombardia, a Mariano Comense (CO), dove vive con la sua famiglia.
E’ docente di pittura e disegno presso l’Università della Terza Età di Mariano Comense.
Aurelia Kramarivszka nata in Ucraina, è una giovane poliedrica pittrice di arte contemporanea. Dopo aver compiuto 18 anni, lascia il suo paese e vive in molti altri luoghi: Emirati Arabi Uniti, Ungheria, Paesi Bassi, Belgio e attualmente a Milano.
La Pop Art vista in una versione inedita, sia nella forma che nello stile. È la provocazione di Marco Innocenti, in arte Brivido Pop.
Diretta, dirompente, fortemente autobiografica, la pittura dà forma a pensieri e sfumature emozionali che nessuna parola potrebbe descrivere con altrettanta schiettezza.
Claudia Massolini nasce a Brescia nel 1968 e cresce nella medesima città.
L’artista ha esposto con plauso del pubblico anche a Cannes, Parigi, Bruxelles e Milano.
Cristina Nasti è un’artista emergente Italiana, di origini Irpine, classe 1988.
Nonostante nella vita abbia intrapreso studi e percorsi particolarmente distanti dal mondo dell’arte, ha sempre avuto un occhio attento e positivo a tutto ciò che personificasse il “bello” nelle sue svariate forme artistiche.
Presente a diverse fiere nazionali come ARTE PADOVA, ARTE PARMA, PAVIART, MILANO ART & FASHION WEEK, ha esposto in gallerie nazionali e ad eventi artistici collettivi.
Ama sperimentare tecniche e materiali diversi. Alcuni suoi lavori sono frutto di una vera e propria progettazione artigianale, fatta anche di pannelli di legno, viti, etc. su cui viene eseguita l’opera. L’effetto tridimensionale l’affascina ed è per questo che anche nelle tele a volte inserisce materiali come la stoffa, il gesso, la sabbia etc.