Pasquale Manella, architetto di formazione e insegnante di professione, si definisce anche un artista per vocazione. Risiede a Torino, ma le sue radici affondano nella suggestiva e misteriosa terra della Basilicata, una regione che spesso sfugge alle mappe geografiche convenzionali.
Ogni opera di Pasquale è concepita come un frammento di umanità trasposto liricamente su tela, una sorta di “pictura quasi scriptura”. Le sue creazioni sono il risultato di emozioni irripetibili, capaci di negare l’eternità pur accettando di farne parte inesorabilmente. L’obiettivo è quello di riprodurre liberamente immagini sempre diverse, ma allo stesso tempo intrinsecamente simili, proprio come ogni essere umano è unico ma condividere una comune umanità con gli altri.