
Maura Bruno nasce nella primavera del 1966 a Bicherasio, in provincia di Torino, nella Val Pellice, Italia. Un’infanzia difficile e sofferta la porta a rifugiarsi in un mondo ricco di colori dove il male era tenuto lontano dalla fantasia.
Spesso il rifugio era una stanza piena di fiori e di personaggi fantastici. A quel punto, carta e matita facevano il resto: la fantasia vedeva, la mano disegnava e tutto diventava reale, per rendere più dolce il ritorno alla realtà. A volte i fiori e i colori venivano in soccorso per sconfiggere la paura: è così che un semplice bucaneve poteva diventare la più impenetrabile delle fortificazioni.
Fin da piccola ama giocare con i colori, distinguendosi durante il percorso scolastico per le sue qualità artistiche, che successivamente esprimerà nella danza e nella scenografia, conquistando successi a livello internazionale.
Nella sua primavera, all’età di ventuno anni, Maura subisce un grave incidente che compromette la sua carriera di ballerina; è in quel momento che riaffiora la vecchia passione per l’arte. Ed è proprio in questo periodo che Maura intraprende gli studi di medicina naturale e di osteopatia. I fiori e i colori hanno sempre aiutato Maura a vivere e come loro hanno fatto con lei, lei ora fa con gli altri, tramite le sue opere.
Ogni colore emana una vibrazione, trasmette forza, cura, protegge e apre la mente. Ogni opera di Maura si prende cura di chi la possiede e la accompagna nel fantastico viaggio della vita. In un abbraccio continuo tra fisico e metafisico. Un’avventura, un’emozione.
Con gli studi in medicina naturale e terapia corporea si avvicina al mondo della rappresentazione figurativa, ponendo particolare attenzione all’ approfondimento e alla ricerca dei vari cromatismi interpretando la pittura come espressione di energie vibrazionali racchiuse nel suo corpo, delle sofferenze e delle emozioni interiori che gli appartengono.
Le opere di Maura Bruno, manifestandosi come esplosione di colori ed energie positive, danno espressioni a stati d’animo o migrano danze al suono di una musica interiore, permeate di grande vitalità. Si tratta di figurazioni pronte a trasformarsi in sottili messaggi esoterici o in laudi alla natura libera da ogni oppressione e libera dall’ apparenza.
Architetto Pierangelo Ronfettovo