É cresciuta come appassionata lettrice del Corriere dei Ragazzi, quando vantava dei geni del fumetto come Hugo Pratt e Sergio Toppi.
Era affascinata dalla resa sintetica delle immagini, in cui le ombre e i contrasti chiaroscurali diventano protagonisti di uno spazio fluido e dinamico; affascinata anche dalle storie, in cui i personaggi si trovano a vivere avventure fantastiche in contesti storici precisi e riconoscibili, in una sorta di “letteratura dipinta”.
Dopo gli studi classici e la laurea in architettura a Venezia, si è occupata di arredamenti d’interni; lavorando anche per privati si è trovata spesso con l’esigenza di rendere più “caldo” lo spazio progettato, pensando anche alle pareti libere e spoglie come ad un’opportunità di espressione.
Con questo obiettivo, ha affinato la sua tecnica pittorica di rappresentazione ad olio, utilizzando un numero esiguo di colori, con toni luminosi e decisi contrasti cromatici. Come “elemento d’arredo”, il colore prevalente è abbinato a quello dello spazio in cui sarà collocato.
Con sua figlia condivide la passione per il cinema d’autore. Insieme guardano film vintage da una collezione privata, da Hitchcock a Fellini, da Tim Burton a Wes Anderson. Gli piace riconoscere, nelle scelta dei personaggi e ambientazioni, lo spirito di un’epoca e la caratterizzazione psicologica dei soggetti.
Nella serie dedicata al Cinema, protagonista è una coppia hollywoodiana, ripresa nell’attimo incantato di un’azione o di un dialogo.
Con la forza dell’immaginazione si ricostruisce il contesto, la scena diventa il luogo ideale delle azioni umane dove tutto può succedere.
Oltre ai ritratti di persone, ha realizzato anche “ritratti” di auto e moto, ambientati in diversi contesti urbani, e paesaggi metropolitani, in cui sono riconoscibili alcuni noti personaggi del mondo della musica o dello spettacolo.
I luoghi non sono semplici porzioni di spazio, in cui si svolgono le azioni dell’uomo; sono l’eco del passaggio dei secoli, nelle stratificazioni della storia umana. Come le persone, anche i luoghi ci accolgono o ci respingono, facendoci sentire abitanti o stranieri.
Ma, come sempre, il viaggio modifica gli equilibri passati e cerca nuove relazioni.